Il private banking va oltre la crisi

L’Associazione italiana private banking (Aipb) ha pubblicato i risultati dello studio dal titolo “Le performance del Private Banking”, rapporto che ha l’obiettivo di fare il punto della situazione al terzo trimestre 2009 sull’industria, confrontando i risultati del mercato servito dalle banche private con il mercato potenziale, quindi la ricchezza totale detenuta dalle famiglie italiane con un patrimonio finanziario investibile superiore a 500.000 euro.

Il report evidenzia alcuni risultati interessanti. In primo luogo nel corso del 2009 il mondo private ha ottenuto performance migliori rispetto ai competitor non specializzati, grazie ad una maggior attenzione alle dinamiche di mercato che ha permesso una maggiore protezione dei clienti dai rischi d’investimento. Questo peraltro fa emergere il fatto importante che la crisi non ha ucciso la fiducia dei risparmiatori, oltre che confermare come l’afflusso dei capitali rientrati attraverso lo scudo fiscale abbia impattato nel risparmio gestito, individuando nel settore del private banking un canale preferenziale.

In secondo luogo la raccolta netta dell’industria mostra traguardi superiori all’aumento del numero delle famiglie che annualmente rientra nella soglia del mercato potenziale, questo dato ci fa capire che la ricchezza delle famiglia sta tornando, il che indica sia un migliore benessere che un ritorno di fiducia nel mercato, sicuramente sostenuta dalle buone performance del comparto azionario.

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