Azimut, faro su Tnb per carenze di governance e organizzative in Azimut CM. Tonfo in Borsa, Giuliani risponde

Su richiesta della Consob, il gruppo Azimut ha fornito alcuni chiarimenti in merito all’ispezione condotta dalla Banca d’Italia tra il 10 marzo e il 13 giugno di quest’anno.

In una nota diffusa dalla società, ripresa da Teleborsa,  si legge che, “con riferimento al provvedimento della Banca d’Italia ad esito degli accertamenti ispettivi di vigilanza disposti nei confronti della società controllata Azimut Capital Management Sgr, che la Banca d’Italia ha specificatamente riportato che:

– dall’insieme degli elementi acquisiti è emerso un quadro connotato da rilevanti carenze di governance e organizzative. Risulta quindi necessario che l’intermediario avvii con tempestività un’incisiva azione di rimedio volta a rimuovere le carenze riscontrate e a definire un assetto di governo e di controllo compatibile con la complessità operativa dell’intermediario e del gruppo;
–  allo stato, la situazione aziendale appare inidonea a sostenere la partecipazione della SGR ad operazioni rilevanti quali quelle previste dal Regolamento sulla gestione collettiva del risparmio (Tit.II, Capitolo 2 e 4; Tit.IV, Capitolo 3, Sez.2.1) e segnatamente fusioni, scissioni, acquisti di partecipazioni e cessioni di aziende o rami di azienda che attengano ai servizi e attività di investimento e di gestione collettiva del risparmio;

Con riferimento al progetto TNB, la piena implementazione del piano di rimedio, richiesto a seguito degli accertamenti ispettivi condotti su Azimut Capital Management SGR, è finalizzata a rimuovere tutte le carenze riscontrate e sarà oggetto di valutazione da parte della Banca d’Italia; l’effettivo superamento di tali criticità non costituisce presupposto sufficiente per determinare un esito positivo degli eventuali procedimenti connessi al citato progetto, che saranno valutati nei tempi e nei modi previsti dalla vigente normativa”.

Sullo sfondo, nella giornata di oggi il titolo ha aperto in calo di circa 9 punti a Piazza Affari, per poi arrivare a perdere nel corso della mattinata oltre il 15%.

Le dichiarazioni di Giuliani

Pietro Giuliani, presidente di Azimut Holding, ha dichiarato: “Alla luce di voci incontrollate che si stanno rincorrendo sul mercato, confermo la mia proposta al Consiglio di Amministrazione di quanto già comunicato al mercato. Azimut Holding, non essendo sotto vigilanza prudenziale, non può essere sottoposta a cambi di politiche di dividendi e buyback. La maggioranza dei suoi azionisti in sede assembleare è l’unico organismo titolato a tale decisione”.

E ha poi aggiunto: “Ritengo che quanto sta accadendo sul titolo Azimut sia inaspettato e irrazionale. Le attuali quotazioni di Azimut Holding rappresentano per gli investitori un’ottima opportunità di acquisto e/o di rafforzamento delle proprie posizioni. Per questo a titolo personale, ho già dato disposizioni di incrementare il mio investimento in azioni Azimut per alcuni milioni di euro da qui ai prossimi giorni. Lo anticipo al mercato poiché non vorrei che in questo clima di “caccia alle streghe” qualcuno pensasse che in qualche modo sia coinvolto nel “sali e scendi” di borsa per trarne profitto personale”.

Concludendo: “Nella mia vita professionale, insieme ai colleghi, ho realizzato cose molto più difficili che collaborare all’ottenimento di una licenza bancaria. Non chiedo al mercato rispetto, ma almeno l’utilizzo del buon senso nel pensare che il Gruppo Azimut possa essere costretto a desistere dalla realizzazione di TNB. Preferiremmo che ci fosse consentito in tempi ragionevoli di ottenere la licenza in Italia, ma se ciò non fosse possibile, esistono altri Paesi, ad esempio la Svizzera (dove già operiamo)”.

 

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