Top Advisor, ecco i vincitori della terza edizione

I VINCITORI – Sono Maurizio Frigerio, consulente finanziario di Milano, e i due privati Tommaso Pirotta e Rosario Pazienza i vincitori della terza edizione di Top Advisor, il concorso lanciato da Pictet Asset Management in collaborazione con Fida, che ha visto privati, studenti e professionisti del settore sfidarsi, dal 15 ottobre 2015 al 15 luglio 2016, nella costruzione di un portafoglio virtuale.

NOVE MESI SULL’OTTOVOLANTE – “L’estate è ormai inoltrata, e così come per gli studenti sono terminati gli esami di maturità, anche per i nostri concorrenti si è concluso questo lungo percorso”, commenta Monica Zerbinati, dell’ufficio studi di Fida. “Durante questi nove mesi in cui ci siamo messi in gioco, i mercati ci hanno messo a dura prova. Quando la competizione aveva avuto inizio, lo scorso ottobre, i mercati sembravano godere di maggiore salute, e si stavano riprendendo da un’estate difficile, segnata dallo scoppio della bolla dei mercati emergenti. A novembre, le prime sedute all’indomani degli attentati di Parigi sembravano dimostrare una preoccupazione non eccessiva da parte degli operatori. Ciononostante, nelle settimane e nei mesi seguenti abbiamo dovuto affrontare un’importante depressione dei corsi, proseguita inesorabilmente e culminata nei minimi della prima metà di febbraio, benché non vi siano stati fattori oggettivamente drammatici, e sottolineata da un’impressionante corsa all’oro. Ad inizio anno abbiamo poi dovuto imparare a conoscere il bail-in che ha mutato, in certo senso, la gerarchia degli strumenti finanziari in tema di rischio, aspetto di cruciale importanza per la valutazione degli investimenti. Il rimbalzo seguito ai minimi di febbraio, pur non essendosi tramutato in un’impostazione strutturale dei listini, ha ridato fiducia agli investitori, confortati dalle politiche accomodanti delle banche centrali. A frenare la corsa delle borse è stato il proverbiale storno di maggio che, pur potendosi configuare nell’immediato come una presa di profitto, ha anche denunciato l’incertezza, da parte dei risparmiatori, circa la possibilità di assistere ad una decisa ripresa dell’economia reale, in uno scenario internazionale dominato da tensioni politiche, crisi umanitarie e crescita disomogenea sul piano territoriale. La tendenza è stata quella di alleggerire i portafogli e puntare su asset meno rischiosi, in attesa di conoscere l’esito del referendum Brexit e le decisioni della Fed in materia di tassi di interesse. La vittoria dei Leave, nonostante il rinvio del rialzo dei tassi, ha generato ulteriore scompiglio, seppur parzialmente superato”.

CONSULENTI PIU’ PRUDENTI – In questa situazione, come hanno reagito i concorrenti? “Parrebbe che non abbiano ruotato i propri portafogli ad ogni mutamento del tempo, ma anzi abbiano conservato, in linea di massima, la stessa asset allocation”, sottolinea Zerbinati. “I consulenti, come anche nelle precedenti edizioni, si confermano i più prudenti, con un peso degli asset obbligazionari mediamente più elevato, tra il 35 e il 40%, contro il 30-33% dei privati e degli studenti. Ad essere stati maggiormente attivi nella rotazione dei portafogli sono stati i privati, come si evince anche dalla spesa media in commissioni”.

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