Mercati, bond: i nuovi collocamenti sotto la lente

Settimana ricca di spunti per i mercati, dove i risultati trimestrali delle principali aziende quotate sulle Borse internazionali hanno quasi oscurato le riunioni delle banche centrale ed il focus sui tassi d’interesse.

Gli stessi mercati hanno reagito maggiormente, via, via che uscivano i risultati, per la maggior parte anche migliori delle attese, ai dati aziendali più che agli esiti scontati delle riunioni della banche centrali, laddove quotazioni e rendimenti si erano già adeguati da tempo.

Alla fine la riunione Fomc si è conclusa con la prevista stretta da un quarto di punto sui tassi Usa, con il riferimento sui Fed Fund portato in un intervallo tra 5,25% e 5,50%. Commentando la decisione di politica monetaria, il presidente della Fed Jerome Powell ha lasciato la porta aperta ad un altro rialzo dei tassi a settembre, anche se molto dipenderà dai dati delle prossime otto settimane. Al momento le prossime stime dei mercati sui tassi Usa prezzano una probabilità di poco inferiore al 50% di una nuova stretta monetaria entro fine anno, ma questi valori possono modificarsi giornalemente a secondo dell’interpretazione dei dati che usciranno.

Messo da parte il Fomc, l’attenzione è passata alla decisione di politica monetaria della Bce. Con un rialzo dei tassi di interesse da un quarto di punto dato praticamente per scontato, gli investitori vaglieranno il comunicato e le parole della presidente Christine Lagarde alla ricerca di indicazioni su quanto accadrà dopo l’estate. Sul mercato monetario i tassi impliciti incorporano una chance di circa 50% di un ulteriore rialzo dei tassi da 25 punti base con il consiglio di settembre.

Da evidenziare che qualche giorno fa la Bank Lending Survey Bce sulle banche della zona euro ha fotografato una domanda di prestiti da parte delle imprese ai minimi storici nello scorso trimestre, un nuovo segnale del malessere dell’economia del blocco che i banchieri centrali non potranno ignorare.

Le nuove emissioni governative sotto la lente

Guardando ai mercati, per il nostro Paese è stata una settimana di aste, tra gli altri sono stati offerti due Buoni ordinari del Tesoro (BOT), i cui risultati sono stati favorevoli agli investitori oltre le previsioni. Per l’esattezza, è stata collocata sul mercato la prima tranche dei nuovi BOT a 6 mesi con scadenza 31 gennaio 2024 (codice Isin IT0005577365). Il prezzo di aggiudicazione è stato fissato a 98,087, per cui il rendimento alla scadenza è risultato del 3,815%. E’ stata anche la volta dell’ex BOT a 12 mesi, la cui vita residua è attualmente di circa otto mesi. Il titolo sarà rimborsato il 12 aprile del 2024 (Isin IT0005542516) e la sua riapertura è avvenuta per 2 miliardi contro richieste per 3,8 miliardi. Il prezzo di aggiudicazione è stato di 97,351, corrispondente a un rendimento lordo del 3,826%.

Giovedi è stata la giornata del collocamento a medio-lungo termine, evento clou della tornata delle aste di fine mese. Il Tesoro ha messo in campo fino a 9,75 miliardi di euro in quattro titoli: i Btp a 5 e 10 anni, l’off-the-run dicembre 2032 e il Ccteu ottobre 2028.
Prima dell’asta il 5 anni agosto 2028 viaggiava al rendimento di 3,74% dal 3,81% del collocamento di fine giugno, il decennale intorno al 4,10% dal 4,13% dell’ultima asta.

Negli altri paesi dell’Eurozona, ci sono stati incrementi sulla parte lunga del Belgio che ha effettuato un “tap” da 1,3 miliardi sul titolo in circolazione 3% 2033; 953 milioni sul 3,3% 2054 e 924 milioni sullo 0,65% con scadenza nel 2071, che era stato emesso a 98,304 nel febbraio del 2021 e che oggi quota a 39,62 per un rendimento a scadenza del 3,1%.

Tra i sovranazionali si è conclusa con successo l’emissione delle nuove obbligazioni sostenibili della Banca Mondiale (Isin XS459058KU68). L’organismo internazionale ha raccolto 3 miliardi di dollari da un centinaio di investitori di ogni parte del pianeta. Gli ordini arrivati sono stati complessivamente per 4,25 miliardi, a conferma che il bond ha riscosso l’interesse del mercato. Le obbligazioni sostenibili finanzieranno le iniziative della Banca Mondiale a sostegno del lavoro, del clima e delle fragilità ancora legate alla pandemia. L’emissione è avvenuta sul tratto della curva a sette anni fino in quel momento sotto-finanziato. Infatti, la data di regolamento è stata fissata al 25 luglio e la scadenza finale sarà il 25 luglio del 2030. La cedola annua lorda è del 4% e corrisposta ogni sei mesi. Prezzo di emissione pari a 99,80, corrispondente ad un rendimento del 4,033%. Su questi livelli il titolo della World Bank è risultato a premio di 16,2 punti base rispetto al Treasury bond Usa di pari durata. L’emittente ha rating AAA ed il taglio è retail da mille euro con multipli di mille.

I nuovi bond corporate sotto i riflettori

Scarsa l’attività sul fronte corporate, sia per il periodo estivo che per i timori della volatilità nei prezzi legata alla riunione delle banche centrali.

Una nuova emissione di obbligazioni è stata lanciata da Goldman Sachs con la stessa tipologia di quanto lanciato da Socgen qualche settimana fa. La banca d’affari statunitense ha raccolto 80 milioni di euro con il lancio di un nuovo bond della durata di tredici anni, Isin XS2567573899. Scadenza 20 luglio 2036, il titolo è denominato in euro ed è un callable, poiché l’emittente si riserva il diritto di rimborsarlo in anticipo sin dal primo anno e fino al dodicesimo anno. Se ciò avvenisse, all’obbligazionista sarebbe restituito il capitale alla pari e maggiorato della cedola annua lorda del 6,20% (4,588% netto) moltiplicata per il numero di anni dalla data di emissione. Dunque, le obbligazioni Goldman Sachs riconoscono una maxi-cedola del 6,20%, ma che sarà corrisposta non annualmente, ma solamente al rimborso del titolo che è facoltà dell’emittente fino alla sua scadenza naturale. L’emittente gode di rating medio-alti: BBB+ /A /A2; ed il taglio minimo è di mille euro con multipli di mille.

Buon interesse sul mercato per l’emissione della catena di distribuzione Iceland Bondco, nella categoria degli high yeld che è uscita con un doppio deal in euro e sterline. Per la parte euro si tratta di 250 milioni con tasso variabile euribor trimestrale +550 che proietta la prima cedola al 9,23%. Taglio minimo da 100k+1k con prezzo d’emissione a 97 e rating B, Isin XS2660425401. La parte in sterline è stata emessa per 265 milioni con cedola del 10,875%, scadenza 2027 e prezzo d’emissione a 99,204 che proietta un rendimento a scadenza superiore all’11%, Isin XS2660424008.

Per la parte dollaro con taglio retail vi è stata l’offerta di American Express, su varie scadenze. La prima è fissata al 2027 con tasso fisso e variabile. Il tasso fisso è per 1,2 miliardi con cedola al 5,389%, Isin US025816DG18, per la parte variabile l’offerta è di 300 milioni con rendimento Sofrix+97 trimestrale che al primo giro offre il 6,062%, Isin US025816DJ56. Le altre due emissioni sono state a tasso fisso, la prima con scadenza al 2029 per 1,5 miliardi con cedola del 5,282%, Isin US025816DH90 mentre la più lunga ha scadenza 2034 con cedola del 5,625% per 500 milioni, Isin US025816DK20. Il rating dei titoli è A2/BBB+/A ed il taglio minimo da 2mila dollari con multipli di mille.

Una nuova emissione di obbligazioni è stata lanciata da Goldman Sachs con la stessa tipologia di quanto lanciato da SocGen qualche settimana fa. La banca d’affari statunitense ha raccolto 80 milioni di euro con il lancio di un nuovo bond della durata di tredici anni, Isin XS2567573899. Scadenza 20 luglio 2036, il titolo è denominato in euro ed è un callable, poiché l’emittente si riserva il diritto di rimborsarlo in anticipo sin dal primo anno e fino al dodicesimo anno. Se ciò avvenisse, all’obbligazionista sarebbe restituito il capitale alla pari e maggiorato della cedola annua lorda del 6,20% (4,588% netto) moltiplicata per il numero di anni dalla data di emissione. Dunque, le obbligazioni Goldman Sachs riconoscono una maxi-cedola del 6,20%, ma che sarà corrisposta non annualmente, ma solamente al rimborso del titolo che è facoltà dell’emittente fino alla sua scadenza naturale. L’emittente gode di rating medio-alti: BBB+ /A /A2; ed il taglio minimo è mille euro con multipli di mille.

A cura di Carlo Aloisio, senior bond broker

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