Asset allocation: è ora di diversificare con l’azionario europeo

Negli ultimi anni, i mercati azionari europei hanno sofferto il confronto con l’eccezionalismo statunitense, ma gli investitori iniziano a notare un’importante divergenza nelle valutazioni. “Sebbene le sfide che l’Europa deve affrontare siano tutt’altro che risolte, i mercati azionari della regione appaiono oggi molto diversi rispetto a un decennio fa e gli investitori USA si stanno accorgendo del divario di valutazione” afferma Nick Wilcox, Managing Director, Discretionary Equities di Man Group.

L’indice Stoxx 600 europeo ha raggiunto un massimo storico a gennaio, sovraperformando l’S&P 500 su base annua. Dopo un 2024 difficile, le azioni europee stanno davvero tornando in auge? Secondo Wilcox, “le azioni europee hanno di nuovo un ruolo importante da giocare nei portafogli degli investitori”.

Il peso delle valutazioni e il cambiamento strutturale

L’eccezionalismo statunitense ha portato a una crescente divaricazione tra le valutazioni del mercato USA e quelle europee. “Le valutazioni relative in Europa sono vicine al 99° percentile rispetto ai livelli storici,” sottolinea Wilcox, evidenziando che questo gap potrebbe rappresentare un’opportunità di investimento.

Tradizionalmente dominati da settori industriali e delle materie prime, i mercati europei oggi vantano una nuova generazione di leader globali in tecnologia, sanità e beni di lusso. Tuttavia, le aspettative elevate del mercato non sono sempre state rispettate, creando interessanti opportunità di valutazione. “Lo scollamento tra l’andamento dei prezzi delle azioni e i fondamentali ha determinato valutazioni interessanti per nomi di alta qualità,” afferma Wilcox.

Catalizzatori del cambiamento

Il contesto europeo sta evolvendo rapidamente, con fattori politici e macroeconomici che potrebbero favorire un re-rating del mercato:

  • Stabilizzazione politica: “Anche un modesto progresso in Germania e Francia potrebbe migliorare il sentiment e sbloccare la crescita delle quotazioni”. In Germania, la crisi politica potrebbe risolversi con nuove elezioni, mentre in Francia il nuovo governo ha ricevuto il sostegno dell’UE.
  • Politica monetaria supportiva: “L’ipotesi di ulteriori tagli dei tassi ha trascinato l’euro al ribasso, offrendo un significativo vantaggio alle aziende export-oriented”.
  • Ripresa della Cina: Un miglioramento dei consumi cinesi potrebbe avvantaggiare le aziende europee nei settori del lusso, della tecnologia e dell’industria.

Un’opportunità di diversificazione

Con un sentiment ancora vicino ai minimi storici, anche piccoli miglioramenti potrebbero innescare una rivalutazione significativa delle azioni europee. “L’asimmetria di questa opportunità la rende convincente,” conclude Wilcox. Dopo anni di sottoperformance, i mercati europei sembrano pronti a tornare protagonisti.

 

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