Azionario a un punto di svolta? La view di Federated Hermes

Dopo mesi di turbolenze e repentini cambi di rotta, i mercati azionari sembrano finalmente stabilizzarsi. Gli investitori e gli strategist, dopo essere stati colti alla sprovvista dal rally post-sell-off di aprile, stanno tornando ad agire con maggiore lucidità. A illustrare di seguito questa nuova fase è Steve Auth, Chief Investment Officer for Equities di Federated Hermes, che invita a guardare oltre il pessimismo dominante.

Il peso dell’eccesso di pessimismo

“Durante il crollo di aprile”, ricorda Auth, “molti sono passati da un atteggiamento rialzista a uno ribassista”, salvo poi perdersi il rimbalzo che ha riportato gli indici ai livelli di partenza nel giro di tre mesi. Ora, secondo l’esperto, “la maggior parte degli operatori si mantiene su posizioni ribassiste”, e l’attenzione dei mercati è focalizzata quasi esclusivamente su ciò che potrebbe andare storto.

“Si teme che la riforma fiscale non venga approvata, che possa far esplodere il deficit, che gli accordi commerciali non si concretizzino o che sia in arrivo la stagflazione”, elenca Auth, sottolineando come queste narrazioni stiano dominando il sentiment.

Le cose che potrebbero andare per il verso giusto

Ma se invece le cose iniziassero ad andare bene? Secondo Auth, è uno scenario tutt’altro che improbabile. “I titoli sui dazi potrebbero attenuarsi”, osserva, ipotizzando che nuovi accordi commerciali in arrivo possano dissipare le paure di una frenata globale.

Anche sul fronte monetario potrebbero arrivare sorprese positive: “La Fed potrebbe iniziare a tagliare i tassi a partire da settembre, con una serie trimestrale di sei riduzioni da 25 punti base ciascuna”.

Possibili sorprese fiscali e tecnologiche

Sul piano fiscale, contrariamente alle attese, “il deficit potrebbe ridursi” invece di esplodere. E c’è spazio anche per un’accelerazione degli utili aziendali, favorita da “una crescita del PIL superiore alle attese, deregolamentazioni che riducono i costi e guadagni di efficienza legati all’intelligenza artificiale”.

Un mix, secondo Auth, che potrebbe cambiare le carte in tavola nella seconda metà dell’anno e spingere gli utili del 2026 verso nuovi picchi.

Troppi segnali nella direzione sbagliata

“Riconosciamo che alcune di queste ipotesi potrebbero rivelarsi errate e che gli orsi potrebbero avere ragione”, ammette con cautela. “Tuttavia, con così tante posizioni orientate nella direzione sbagliata, riteniamo che l’equilibrio dei rischi penda a favore dei tori. Ci sono semplicemente troppe cose che da qui in avanti potrebbero andare per il verso giusto”.

Un messaggio chiaro: il mercato potrebbe aver già scontato troppo pessimismo, e il tempo dei tori potrebbe tornare prima del previsto.

 

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!