Sarebbe interessante riuscire a capire se il movimento ribassista osservato in questa fine di primavera sull’indice Ftse Mib sia finito e debba quindi far tornare cavalcate rialziste o se invece sia solo in pausa temporanea per poi riprendere con forza maggiore.
Ma veramente non si può capire? Qualche strumento per riuscirci lo abbiamo e si chiama analisi delle onde di Elliott. In base ad esse, si scopre che (probabilmente) il movimento della prima parte di giugno si è fermato alle due onde di ribasso (chiamiamo l’intero movimento, per semplificare, a-b-c )(Figura 1).

Fig 1. Ftse Mib future – Grafico su base giornaliera
Questo significherebbe che, se venisse superato il massimo di onda b (per la precisione 39.975 punti relativamente al future sull’indice), si parlerebbe non di ribasso ma di storno ossia, con le necessarie oscillazioni prima o dopo si andrebbe al rialzo e a superare i massimi di 40.900 punti circa.
Sarebbe una buona notizia dunque. Ma da prendere con le molle: si tratta pur sempre di analisi tecnica e quindi non dotata delle probabilità matematiche che sono quelle che desideriamo.
Anche l’analisi del Dax è simile anche perché abbiamo già detto che il trend è rialzista (nel medio periodo) a meno che non si vada a forare la trend line posta ora a 19.650 punti (Figura 2). Tuttavia, nel breve periodo, sono questi i livelli di prezzi che il mercato sta battendo al fine di apportare o meno un nuovo massimo.

Fig 2. Dax furure – Grafico su base settimanale
Per l’indice Euro Stoxx 50, stretto in una morsa a forma di cuneo (o di bandiera) tra 5.400 e 4.995 punti (Figura 3), l’analisi è molto facile: il superamento di 5.400 sarebbe l’indicazione attendibile di un trend rialzista che torna a correre.
Fig 3. Euro Stoxx 50 future – Grafico su base settimanale
A cura di Fabio Pioli, trader, analista finanziario e ideatore di Miraclapp
