Per Gam l’azionario europeo resta ancora più attraente di Wall St.

Secondo Tom O’Hara, Investment Director European Equities di GAM, il Regno Unito resta uno dei punti deboli del continente. L’economia deve fare i conti con venti contrari, e la Banca d’Inghilterra dovrebbe ridurre i tassi britannici di circa 50 punti base entro la fine del 2025. “Si tratta di una misura ampiamente prevista”, osserva O’Hara, “nonostante l’inflazione rimanga ben al di sopra del target ufficiale del 2%”.

Operazioni straordinarie e segnali di fiducia

Nonostante le incertezze, i fondamentali delle aziende europee rimangono solidi. Le previsioni sugli utili restano stabili e l’attività sul mercato dei capitali mostra segnali di ripresa. Un segnale forte è arrivato dall’acquisizione di Electrical Components International da parte di Rosebank Industries per 1,14 miliardi di sterline, una delle operazioni di M&A più rilevanti nel Regno Unito negli ultimi dieci anni. “Questa operazione”, sottolinea O’Hara, “evidenzia la forte fiducia degli investitori e rappresenta la più grande raccolta di capitale primario nel Regno Unito dal 2021”.

Differenze tra Paesi e settori

A livello geografico, Portogallo, Norvegia e Paesi Bassi hanno sovraperformato il benchmark, mentre Svizzera, Regno Unito e Belgio hanno registrato le performance peggiori. Tra i settori, energia, utility e IT hanno guidato i rialzi, al contrario di beni di consumo di base, beni di consumo discrezionali e sanità.

Le prospettive per l’Europa

Il contesto globale spinge l’Europa verso una trasformazione strutturale. “Nonostante lo scetticismo sulla capacità dell’Europa di portare avanti riforme”, spiega O’Hara, “l’aumento dell’incertezza geopolitica e le difficoltà economiche stanno imponendo un cambiamento”.

La Germania è in prima linea con nuovi stimoli fiscali per infrastrutture e difesa, capaci di attrarre capitali privati dall’estero. Secondo O’Hara, “questo stimolo fiscale potrebbe favorire anche società di altri Paesi con esposizione alla Germania”. A livello comunitario, si intravedono aperture verso riforme a sostegno degli investitori: dal consolidamento bancario transfrontaliero all’unione del risparmio, fino a politiche industriali più orientate alla competitività.

Valutazioni ancora interessanti

Le azioni europee restano valutate a sconto rispetto a quelle statunitensi, con un divario superiore al 30%. “Riteniamo che questo gap possa ridursi con il rafforzarsi della fiducia”, afferma O’Hara. “Per questo restiamo determinati a navigare in uno scenario in evoluzione con un approccio disciplinato e orientato ai fondamentali”.

 

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