Bond: le misure espandive in Uusa, Europa e Cina spingeranno le emissioni

Secondo Scott Solomon e Adam Marden, co-portfolio manager della Dynamic Global Bond Strategy di T. Rowe Price, l’evoluzione del contesto macroeconomico è destinata a incidere direttamente sui mercati obbligazionari. “Prevediamo un aumento dei rendimenti nel tempo, via via che il ciclo economico e l’impatto dei dazi e degli stimoli fiscali statunitensi spingono le pressioni inflazionistiche, mentre i fondamentali economici dovrebbero rimanere resilienti”, spiegano gli esperti.

Espansione fiscale globale

Gli analisti sottolineano come il fenomeno non riguardi soltanto gli Stati Uniti. “Oltre ai tagli fiscali negli Stati Uniti, anche in Europa e in Cina sono in arrivo misure di espansione fiscale e di stimolo, che dovrebbero tradursi in un aumento delle emissioni obbligazionarie negli Stati Uniti e in Europa”, affermano.

Opportunità nei mercati emergenti

Le prospettive più interessanti, secondo T. Rowe Price, restano legate a economie con una crescita più contenuta. “Riteniamo che le opportunità a lungo termine persisteranno nelle economie a crescita più lenta come Nuova Zelanda, Australia e Malesia, con le obbligazioni dei mercati emergenti selezionate che continuano a offrire interessanti vantaggi in termini di rendimento”, osservano Solomon e Marden.

Valute sotto pressione

Sul fronte valutario, lo scenario resta complesso. “I mercati valutari dovrebbero rimanere difficili alla luce dell’elevata incertezza sul fronte commerciale. Prevediamo il persistere di pressioni sul dollaro USA, in particolare legate alle preoccupazioni di natura politica, mentre l’euro potrebbe beneficiare delle ridotte aspettative di allentamento monetario e dell’ottimismo riguardo all’espansione fiscale”, commentano. Gli esperti continuano a privilegiare posizioni lunghe selettive nei mercati emergenti e di frontiera.

Credito e obbligazioni societarie

Un altro nodo cruciale riguarda il credito. “Riteniamo che le valutazioni del credito stiano diventando sempre più costose, tuttavia, il contesto per le obbligazioni societarie rimane solido alla luce dei livelli di rendimento assoluto, dei fondamentali resilienti e della domanda persistente, con opportunità selettive che continuano a presentarsi nel segmento delle obbligazioni cash”, spiegano i due manager.

Incertezza commerciale e prospettive Usa

Nonostante i segnali di distensione, il commercio globale resta un fattore di rischio. “L’incertezza sul commercio globale è stata in parte attenuata, ma continuerà probabilmente a generare volatilità e potrebbe avere effetti duraturi sulle catene di approvvigionamento, sull’inflazione e sulla crescita economica”, sottolineano. Per quanto riguarda gli Stati Uniti, “l’eccezionalità americana potrebbe essere ulteriormente messa in discussione, ma riteniamo che l’economia rimanga complessivamente abbastanza solida”.

Strategie di posizionamento

A livello operativo, il portafoglio ha visto aggiustamenti significativi. “A luglio siamo passati a una posizione corta in termini di duration”, spiegano Solomon e Marden. In particolare:

  • esposizione corta sulla duration statunitense, con prospettive inflazionistiche ancora attive;
  • posizione corta moderata in Europa, soprattutto sui titoli a lungo termine in Germania;
  • duration lunga mantenuta in Nuova Zelanda, Thailandia, Malesia e Corea del Sud, dove il contesto economico appare più debole.

In parallelo, restano posizioni lunghe selettive in Messico e Brasile, grazie a rendimenti interessanti.

Valute e mercati emergenti

Le strategie valutarie confermano un approccio prudente. “Abbiamo mantenuto la posizione corta sul dollaro statunitense, che a nostro avviso continuerà a subire pressioni a causa dei timori sui dazi, sull’inflazione e su potenziali fattori fiscali”, dichiarano. Tra le altre mosse:

  • posizione corta sulla sterlina, complice la debolezza economica del Regno Unito;
  • riduzione dell’esposizione lunga sull’euro;
  • posizioni ridotte in alcune valute di frontiera per diversificazione e rendimento incrementale.

Settore corporate e coperture

Sul versante del credito, T. Rowe Price mantiene esposizioni mirate. “Manteniamo un’esposizione lunga selettiva alle obbligazioni cash investment grade e high yield statunitensi, conservando anche un’esposizione selettiva alle obbligazioni societarie dei mercati emergenti e al debito cartolarizzato”, spiegano gli analisti. Le coperture contro il rischio di coda azionario restano in portafoglio, per mitigare eventuali shock di mercato.

 

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