Il Private banking al fianco delle imprese

“Il private banking già oggi gestisce il 60% della ricchezza in capo alle famiglie benestanti. La sfida è andare oltre la missione tradizionale di tutelare questi patrimoni per assistere il cliente nei momenti di crescita dell’impresa”. Con queste parole Antonella Massari, segretario generale di Aipb, ha aperto i lavori del convegno ”Lo sviluppo delle aziende familiari e il passaggio generazionale: quali opportunità per il Private Banking”.

Nell’occasione la stessa Aipb ha presentato i risultati di una ricerca condotta con lo studio Russo De Rosa Associati, che ha scattato una fotografia degli imprenditori italiani. “La stragrande maggioranza delle imprese italiane si finanzia quasi esclusivamente in banca e questo costituisce un limite, soprattutto in una fase in cui il credito bancario diventa di più difficile accesso”, ha spiegato Massari. “Inoltre il 35% degli intervistati afferma di non aver ancora programmato la successione e il dato assume un rilievo particolare considerato che l’età media della clientela private ha intorno ai 55 anni”.

Da qui l’indicazione di allargare gli orizzonti del private banking, contando sul “rapporto fiduciario dei banker con i clienti, un punto di contatto per avvicinarlo ad altre competenze che lo possano aiutare nelle sue scelte d’impresa”.

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