Private banking alla sfida della next gen

Il private banking italiano ha fatto grandi passi in avanti negli ultimi anni, fino a superare il 70% del mercato potenziale servito. Per crescere ulteriormente, diventa cruciale aumentare l’attrattività del modello Private verso le nuove generazioni di clienti e professionisti. È quanto emerso da uno studio di Aipb e Accenture, presentato nel corso del Salone del Risparmio.

“Il Private Banking gestisce i portafogli con una prospettiva multigenerazionale”, ha sottolineato Antonella Massari, segretario generale di AIPB.“Circa l’80% dei patrimoni gestiti dal private ha decisori finanziari che appartengono alla silent gen e ai baby boomer. Si tratta di risorse che sempre più andranno gestite tenendo conto dell’allungamento della vita dei loro detentori. La longevità rappresenta certamente un’opportunità per i fornitori di beni e servizi, ma può anche rappresentare un vincolo allo sviluppo se accompagnata, come accade in Italia, alla denatalità. La consulenza fornita dal Private Banking può aumentare la cultura di un’allocazione del patrimonio bilanciata, tra investimenti di breve e medio-lungo termine, coinvolgendo nelle scelte finanziarie strategiche tutti i membri della famiglia, anche i più giovani”.

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