Il Private Banking italiano chiude il 2024 con un nuovo record per le masse in gestione, che raggiungono quota 1.257 miliardi di euro , consolidando così i risultati di un’annata molto positiva, che già nel corso dei primi sei mesi aveva superato le previsioni per fine dicembre (pari a 1.242 miliardi [1] ). La crescita registrata durante l’anno passato è stata infatti pari a +14,1% sul 2023 (+156 miliardi complessivi), grazie a una combinazione di effetto mercato (+69 miliardi; +6,3%), raccolta netta (+49 miliardi; +4,5%) e cambiamenti organizzativi che hanno portato un impatto positivo di +37 miliardi (+3,3% [2] ), confermando il trend di continuo sviluppo dell’intero settore. È quanto emerge dai dati consuntivi al 31 dicembre 2024 del mercato servito , rilevati dall’Ufficio Studi dell’Associazione Italiana Private Banking ( AIPB ).
“ Un’industria che cresce sa intercettare i bisogni ed è in grado di fornire risposte adeguate: il Private Banking prosegue il suo trend di crescita grazie al connubio di questi elementi che poggiano su un modello di consulenza patrimoniale in grado di supportare i clienti nella pianificazione e nella protezione dei loro progetti di vita; consulenza professionale sempre più centrale, in un contesto di bassa natalità e di un’aspettativa di vita sempre più lunga ed attiva ”, ha commentato Andrea Ragaini, Presidente AIPB . “ La fiducia degli investitori nel valore degli investimenti è la leva per favorire la crescita della ricchezza privata, anche con uno sguardo al “dopo di noi”: uno dei compiti dell’industria del Private Banking sarà anche quello di supportare i clienti in questo percorso, indicando la strada verso scelte filantropiche in grado di creare valore artistico e sociale per il Paese ”.
L’ analisi trimestrale mostra come ogni periodo abbia contribuito positivamente alla crescita annuale delle masse: +6,3% nel primo, +2,2% nel secondo, +3,3% nel terzo e +1,7% nel quarto. Tralasciando i primi due trimestri già esaminati [3] , nel terzo e quarto periodo i risultati positivi sono stati guidati sempre da raccolta netta (+ 9 miliardi nel terzo e +11 nel quarto) e dall’effetto mercato (+22 miliardi nel terzo e +10 nel quarto), seguiti dai cambi perimetro avvenuti solo nel terzo trimestre (+9 miliardi).
Nel 2024 continua la ricomposizione dei portafogli Private verso l’amministrato (+0,6pp in termini di asset mix sul 2023) che, assieme al gestito (+0,2pp), guadagna peso a scapito della raccolta diretta (-0,3pp) e dei prodotti assicurativi (-0,5pp). L’andamento positivo dei mercati sostiene tutti i comparti, soprattutto la raccolta gestita (+8,7%). L’amministrato registra la miglior performance di raccolta netta (+6,6%). I cambi di perimetro intervenuti nell’anno incidono soprattutto sulla raccolta diretta (+7,3%). Anche in questo caso, l’ analisi trimestrale della composizione dei portafogli testimonia una sostanzialmente stabilità. Nel quarto trimestre la crescita è stata trainata dalla raccolta diretta (+3,6%) e dai prodotti assicurativi (+3%). Il comparto diretto ha beneficiato maggiormente della raccolta netta (+2,6%), mentre l’assicurativo dell’effetto mercato (+1,4%). L’amministrato è rimasto pressoché stabile (+0,3%) ed è l’unico ad aver ottenuto un contributo negativo dalla raccolta netta (-0,7%). Il gestito è cresciuto moderatamente (+1,4%), nonostante l’impatto negativo derivante dai cambi di perimetro (-1,2%).
Evoluzione trimestrale dell’asset mix del Mercato Servito dal Private Banking
Relativamente ai prodotti , l’asset mix a fine 2024 privilegia i fondi comuni d’investimento (22,9%, cresciuti di 0,9pp in termini di asset mix sul 2023), seguiti dalla liquidità (13,3%, calata di 0,2pp) e dalle gestioni patrimoniali individuali (12,3%, in calo di 0,8pp). I prodotti obbligazionari (titoli di stato e altre obbligazioni) pesano complessivamente per il 22,1% (in leggera crescita sul 2023 quando erano al 21,7%). Stabile sia l’azionario (11,1% nel 2024 contro l’11,3% del 2023) che i prodotti assicurativi (Multi-ramo, Ramo III e Ramo I; dal 19,5% del 2023 al 19,1% del 2024).
Evoluzione Asset Mix annuale: dettaglio prodotti
I numeri di dicembre 2024
Nota: nell’asset mix, il dato percentuale rappresenta la quota di un determinato prodotto nel portafoglio complessivo privato. La sommatoria potrebbe non dare esattamente al 100% perché vengono escluse dalla rappresentazione voci residue non significative. La variazione è contrassegnata in modo qualitativo dalla freccia che indica se, rispetto al trimestre precedente, il comparto è variato positivamente (verde), negativamente (rosso) o se è rimasto stabile.
Prosegue il lavoro svolto ogni trimestre dall’Ufficio Studi AIPB, per fornire un’analisi trasparente e di facile lettura dell’andamento del mercato servito dal Private Banking italiano. La prossima consegna verrà fornita a giugno con i dati relativi al primo trimestre 2025.
[1] Fonte: AIPB “Il Private Banking per la crescita” 21 novembre 2024. Previsioni elaborate da AIPB in collaborazione con Prometeia.
[2] Il dato si riferisce al differenziale tra i cambi di perimetro ordinari – cioè ai flussi netti generati dal passaggio di clientela dal modello di servizio retail al Private e viceversa, all’interno dell’Istituto, positivi per 39 miliardi – ed i cambi di perimetro straordinario – cioè i flussi generati da operazioni di riorganizzazione/ridefinizione del perimetro private, acquisizioni, fusioni, cessioni di ramo d’azienda, negativi per 2 miliardi.
[3] Fonte: “Private Banking: risultati positivi nel primo semestre. L’ingresso di nuovi player spinge le masse oltre le previsioni”, AIPB, 23 ottobre 2024.