Assoreti, a marzo la raccolta non cede al Covid-19

Cala il gestito, avanzano invece amministrato e raccolta sui conti correnti. Questo è il quadro per il mese di marzo fornito dai dati Assoreti, in un mese dove, nonostante le tensioni economiche e finanziarie mondiali dovute all’emergenza sanitaria da COVID-19, per le reti di consulenti finanziari, abilitati all’offerta fuori sede, ci sono stati afflussi per 3,8 miliardi di euro (in rallentamento rispetto ai 4,2 miliardi di febbraio).

Le movimentazioni del mese evidenziano, nel complesso, volumi di risorse in uscita dal comparto del risparmio gestito, ampiamente compensati dai flussi di raccolta su conti correnti e depositi e dagli investimenti realizzati sugli strumenti finanziari amministrati. Nell’ambito del risparmio gestito, i riscatti hanno coinvolto, in particolare, i fondi comuni di investimento, con deflussi netti pari a 2,8 miliardi di euro, concentrati principalmente sulle gestioni collettive estere di tipo aperto (-2,6 miliardi). Il bilancio mensile si conferma, invece, positivo per il comparto assicurativo/previdenziale, per il quale le risorse nette ammontano a 456 milioni di euro. Le scelte di investimento privilegiano i prodotti multiramo, sui quali i premi netti si attestano a 179 milioni di euro, ed è positivo anche il flusso netto di risorse confluito sulle polizze vita tradizionali (132 milioni) e sulle unit linked (94 milioni).

Il saldo delle movimentazioni relative alle gestioni patrimoniali individuali è negativo per 175 milioni; i disinvestimenti coinvolgono principalmente le GPF (-172 milioni). Importanti volumi di raccolta sono, invece, realizzati sugli strumenti finanziari amministrati, con investimenti netti superiori a 1,8 miliardi di euro. Deciso il posizionamento di risorse sui titoli azionari, sui quali la raccolta netta è positiva per 1,4 miliardi di euro, e in maniera più contenuta sui certificates, con volumi netti pari a 430 milioni. Il bilancio è positivo anche per i titoli di Stato e gli exchange traded product, mentre sui titoli obbligazionari prevalgono i flussi in uscita. La liquidità raggiunge i 4,5 miliardi di euro, alimentata sia dai disinvestimenti dalla componente gestita sia dai flussi di nuova raccolta. Aumenta, infatti, anche il numero di clienti primi intestatari che raggiunge i 4,537 milioni di unità (+0,4%).

Paolo Molesini, presidente dell’associazione, ha commentato: “Abbiamo reagito prontamente alle criticità di un periodo straordinariamente difficile, rafforzando il rapporto di fiducia con gli investitori. I volumi di raccolta positivi e la crescita del numero di clienti, anche in un mese drammatico, confermano l’importanza di un servizio di consulenza altamente qualificato che, soprattutto in momenti come questo, rappresenta la risposta ai molteplici interrogativi posti dai risparmiatori nella loro ricerca di sicurezza, solidità, competenza, protezione e nuove opportunità di investimento.”

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