Conti deposito meno competitivi ma la soglia del 3% è ancora raggiungibile

Le politiche monetarie della Bce hanno inciso in modo significativo sul mercato dei conti deposito, riducendone la redditività. Nonostante ciò, questo strumento continua a rappresentare una soluzione da valutare per chi desidera mettere al sicuro i propri risparmi. È quanto emerge dall’ultima indagine dell’Osservatorio Segugio.it, che fotografa una tendenza in discesa rispetto sia a maggio 2025 sia a settembre 2024.

Secondo l’analisi, i rendimenti medi risultano in calo per i depositi a breve (6 mesi) e a medio termine (18 mesi), mentre si registra un lieve incremento per quelli a lungo termine (60 mesi). «Le banche stanno progressivamente orientando i risparmiatori verso forme di risparmio più vincolate, scoraggiando le soluzioni a breve durata», spiegano gli esperti di Segugio.it.

Il confronto con maggio 2025

Nei quattro mesi successivi a maggio, il rendimento medio dei depositi a 6 mesi è passato dal 2,65% al 2,27% (-0,38 punti percentuali), mentre quello a 18 mesi è sceso dal 2,54% al 2,33% (-0,21 punti). Diverso il caso dei vincoli a 60 mesi, che hanno visto un leggero rialzo dal 2,43% al 2,52% (+0,09 punti).

La flessione risulta ancora più marcata osservando le migliori offerte di mercato: per i depositi a 6 mesi, ad esempio, il rendimento massimo è calato di un punto percentuale, dal 4% al 3%. «Il numero di istituti disposti a proporre promozioni aggressive si è ridotto sensibilmente: la soglia del 4%, raggiungibile fino a pochi mesi fa, oggi non è più disponibile», sottolineano gli analisti.

Il confronto su base annua: settembre 2024 – settembre 2025

L’analisi mostra una perdita di competitività ancora più netta nel raffronto con l’anno precedente. A settembre 2024, il rendimento medio dei depositi a 6 e 18 mesi si attestava al 3,08%, contro il 2,27% e il 2,33% registrati nello stesso mese del 2025. Anche i vincoli quinquennali segnano un arretramento, passando dal 2,90% al 2,52%.

Le migliori offerte confermano il ridimensionamento: dai picchi del 4% rilevati un anno fa, oggi il massimo si aggira intorno al 3%. «Il conto deposito rimane un prodotto da non trascurare per la protezione dei risparmi, ma l’era delle promozioni record è ormai alle spalle», concludono gli esperti di Segugio.it.

 

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