UniCredit-Mps, l’apertura di Padoan: “Ipotesi sarà valutata”. E Rocca Salimbeni vola in Borsa

La crescita per linee esterne è uno degli strumenti a disposizione di UniCredit e l’ipotesi di una fusione con Mps sarà valutata come tutte le altre. Così, in un’intervista a Repubblica, il presidente designato di UniCredit Pier Carlo Padoan. Non una conferma ma comunque un’apertura che supera una volta per tutte la chiusura assoluta più volte manifestata dal Ceo uscente Jean Pierre Mustier. Tanto che il titolo Mps a metà mattinata guadagna oltre il 8,14%. Unicredit segna invece al momento un rialzo del 3,5% circa.

“Abbiamo voglia di crescere e di creare valore più di prima”, dice Padoan. “Siamo in una fase di profondo cambiamento e la crescita per linee esterne è uno degli strumenti a disposizione, anche se come è ovvio il cda non approverà nessuna operazione che non sia nell’interesse pieno di tutti i suoi azionisti”, aggiunge. Quindi l’ipotesi Mps “sarà valutata come tutte le altre, facendo i conti. In passato è stato posto il tema della neutralità di capitale, che è un tema importante perché preserva i risultati del lavoro di rafforzamento svolto negli anni scorsi”.

Padoan respinge poi come “del tutto fuorviante” l’ipotesi che il suo ingresso in UniCredit sia stato voluto per agevolare la fusione con Mps: “Io non sono stato né chiamato né spinto dalla politica in UniCredit e continuo ad essere estraneo a pressioni politiche”.

Certo è che la “congiunzione astrale” sembra essere sempre più favorevole all’aggregazione fra pizza Gae Aulenti e Rocca Salimbeni: da un lato l’addio annunciato del Ceo Jean Pierre Mustier, che negli ultimi tempi si era sempre detto contrario a nuove acquisizioni, e la sua sostituzione da aprile con Andrea Orcel, manager specializzato proprio in M&A in ambito bancario; dall’altro il possibile arrivo a Palazzo Chigi di Mario Draghi, che da presidente della Bce – e ancora prima da segretrario generale del Tesoro – ha operato per favorire le fusioni in ambito bancario per consolidare un mercato troppo frammentato qual’è quello italiano.

A proposito di Mustier, se l’attuale Ceo lasciasse prima dell’assemblea di aprile, Padoan assicura che “con la nostra struttura di top management la banca continuerà a essere efficace dal punto di vista operativo e amministrativo” in attesa dell’arrivo del successore. Nessun commento sulle indiscrezioni sulla possibile nomina, il 10 febbraio, di un direttore generale, per cui si è fatto il nome di Carlo Vivaldi, al quale affidare il ruolo di “traghettatore”: “Eventuali decisioni del cda dipenderanno da un’eventuale uscita di Mustier prima dell’assemblea di aprile”, ha detto Padoan.

Il quadro tecnico di Mps…

Colpo di reni a Piazza Affari per Mps, tornata a incrociare al rialzo a 1,085 e 1,10 euro le medie mobili a 21 e 50 sedute. Un movimento che, complice l’ancora ampia distanza dalla zona di ipercomprato tecnico, favorisce un ulteriore allungo dei corsi con target a 1.29 prima e 1,40 poi. Stop loss da posizionare a quota 1,10.

… e quello di Unicredit

Il titolo sta beneficiando di un rimbalzo tecnico dopo la conferma della tenuta del supporto statico di breve termine posto in area 7,30. Un movimento che oggi ha spinto i corsi a superare la resistenza di breve a 8,25 e a chiudere successivamente il gap ribassista aperto a 8,64 euro lo scorso 1° dicembre. Prossimi obiettivi, al rialzo a quota 9 e 9,50. Stop loss, cruciale, da posizionare a 8,30 euro.

Il trend di Unicredit

 

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