La stagione degli utili del primo trimestre si è rivelata solida, seppur retrospettiva, con una crescita del 13,4% – un risultato ben superiore al 7,1% stimato all’inizio del periodo. È quanto osserva Michaël Lok, Group CIO e Co-CEO Asset Management di Ubp, in un’analisi che mette in luce i principali movimenti settoriali e regionali nei mercati azionari.
Secondo Lok, “alla luce dei recenti sviluppi positivi nei negoziati commerciali (e quindi del calo del rischio di recessione), i settori che hanno registrato i risultati più deludenti da inizio anno – tecnologia e beni di consumo discrezionali – potrebbero beneficiare del miglioramento del sentiment di mercato”. In quest’ottica, UBP ha alzato il rating sul settore dei beni di consumo discrezionali e confermato quello sul comparto tecnologico. Le motivazioni includono “il declassamento delle valutazioni da inizio anno, i risultati del primo trimestre migliori del previsto e, soprattutto, le prospettive rassicuranti per il futuro”.
In controtendenza, Lok segnala un ridimensionamento nel giudizio su altri comparti. “Abbiamo abbassato il rating del settore energetico a seguito della decisione dell’OPEC di aumentare l’offerta”, spiega, evidenziando anche il downgrade del settore sanitario, effettuato il mese scorso. Qui le incertezze permangono: “non solo riguardo alle tariffe, che devono ancora essere annunciate, ma anche a causa dei recenti cambiamenti all’interno della Food & Drug Administration (FDA) e dell’intenzione dichiarata dal presidente Trump di esercitare una pressione al ribasso sui prezzi dei farmaci”.
Sul fronte geografico, UBP ha riconsiderato la sua esposizione alla Svizzera, riducendo le convinzioni su questo mercato dopo la sovraperformance registrata in USD. “I titoli azionari svizzeri hanno beneficiato del prevalente clima di avversione al rischio e dell’apprezzamento del franco svizzero, entrambi fattori che potrebbero non persistere nel breve termine”, osserva Lok, aggiungendo che “la forte esposizione dell’indice al settore sanitario potrebbe impedire ulteriori guadagni”.
In un contesto ancora incerto, dominato dall’evoluzione dei negoziati commerciali, la strategia di UBP si conferma prudente. “Abbiamo adottato un approccio attendista con un’allocazione azionaria neutra, evitando scommesse significative su regioni o stili specifici nei nostri portafogli”, conclude Lok. Una linea di condotta cauta, in attesa di segnali più chiari dai mercati e dalla politica internazionale.