Consulenza, una eccellenza del Made in Italy. E si può fare ancora di più…

Il 15 aprile l’Italia celebra la giornata del Made in Italy, mettendo in vetrina le sue straordinarie storie di eccellenza. Un’occasione per riflettere sul valore delle nostre produzioni e servizi che, nel mondo, sono sinonimo di qualità, innovazione e affidabilità.

Qualche anno fa, un’incisiva campagna di comunicazione dell’OCF accostava la figura del consulente finanziario alle tante eccellenze italiane. Dagli artigiani della pelletteria, ai maestri del designer fino ai sommelier, richiamando il “made in Italy” con la dicitura “made in OCF”.

Questo perché, è la storia degli ultimi trent’anni che lo racconta, tra le numerose eccellenze italiane spicca certamente il settore della consulenza finanziaria, che ha saputo sempre attraversare i cambiamenti dei mercati globali, ponendo al centro la protezione e la crescita del risparmio dei cittadini.

Un modello, quello italiano, che si è affermato attraverso l’offerta fuori sede, superando a pieni voti gli scogli della normativa MiFID (Markets in Financial Instruments Directive) senza doversi mai snaturare.

MiFID che, introducendo regole precise per tutelare i consumatori, ha ulteriormente valorizzato il ruolo dei consulenti finanziari italiani, un punto di riferimento nel panorama internazionale per professionalità e grado di soddisfazione tra i risparmiatori.

Ciò che ha reso il modello italiano ancora più unico è stata la possibilità per i consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede di svolgere insieme l’attività di consulenza e l’offerta di prodotti ei strumenti finanziari.

Un’opportunità che consente di fornire una soluzione completa e personalizzata per i clienti, con tutti i presidi di trasparenza necessari per prevenire possibili situazioni di conflitto d’interesse.

Un obiettivo raggiunto grazie ad un raro esempio di lavoro e dialogo continuo portato avanti nel tempo tra gli allora promotori finanziari e le Reti da una parte, ed i decisori politici e le Autorità di vigilanza dall’altra.

Il risultato finale è l’eccellenza di cui stiamo discutendo, che permette di offrire direttamente soluzioni di investimento agli investitori, in un quadro regolatorio che tutela al massimo i loro interessi.

L’offerta fuori sede e l’attività dei consulenti finanziari, diciamolo a gran voce, si sono rivelati un modello vincente, soprattutto in un contesto in cui la personalizzazione e l’approfondimento delle esigenze individuali sono cruciali.

Successo frutto non solo della regolamentazione rigorosa della MiFID, ma anche della capacità delle Reti di adattarsi alle mutate esigenze del mercato. La consulenza finanziaria in Italia, infatti, ha saputo evolversi in un ambiente altamente competitivo, creando un equilibrio tra innovazione tecnologica e valore umano.

Ma guardiamo avanti: quale dovrà essere adesso il prossimo step?

Sebbene la consulenza sia essenziale, un risparmiatore consapevole, che abbia le conoscenze per comprendere i meccanismi degli investimenti ed il rapporto con le proprie esigenze, diviene fondamentale per ottenere i migliori risultati nel lungo termine.

Il connubio tra il professionista/consulente e un risparmiatore consapevole può creare un mix davvero vincente: la consulenza, di conseguenza, non solo come guida, ma anche come strumento per potenziare la capacità del cliente di prendere decisioni finanziarie adeguate e che rispondano a precisi orizzonti temporali ed obiettivi definiti.

Prendiamo allora un serio impegno, una volta per tutte, perché l’educazione finanziaria non resti sempre relegata a momenti di dibattito nei convegni, ma si passi ad azioni concrete: un cittadino che fa scelte opportune in materia di risparmio ed investimenti concorre anche ad una crescita sostenibile e responsabile del patrimonio nazionale.

Elio Conti Nibali

(consulente finanziario dal 1982)

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