Sono il consulente più felice del mondo

Pubblichiamo di seguito una lettera inviataci da un nostro lettore. Al centro della stessa, una dichiarazione esplicita: sono il consulente più felice del mondo. Vi ricordiamo che potete inviarci le vostre riflessioni a redazione@bluerating.com. Anonimato garantito.

Cari amici di Bluerating,

vi scrivo con una convinzione che mi porto dentro da tempo e che oggi voglio condividere con voi: io mi sento davvero il consulente più felice del mondo.

Potrà sembrare un’affermazione esagerata, o forse ingenua, ma vi assicuro che non lo è. In questi anni ho imparato che fare il consulente finanziario non è semplicemente “un lavoro”: è un mestiere speciale, un ruolo unico che unisce tecnica, conoscenza e — soprattutto — umanità. E se la vediamo così, dovremmo sentirci tutti privilegiati.

Perché sono felice? Provo a spiegarvelo.

Sono felice perché ogni giorno ho la possibilità di fare qualcosa di concreto per migliorare la vita delle persone. Non vendo semplicemente un prodotto finanziario: accompagno i miei clienti in percorsi che parlano di futuro, sogni e sicurezza. Quando un giovane cliente mi affida i suoi primi risparmi, io non vedo solo qualche migliaio di euro in un portafoglio: vedo la fiducia che sta investendo in me, vedo la speranza di costruire un domani migliore.

Sono felice perché il nostro lavoro è un continuo stimolo alla crescita personale. Non possiamo mai smettere di studiare, di aggiornarci, di capire come cambia il mondo intorno a noi: mercati, normative, scenari geopolitici, nuove tecnologie. È un mestiere che ci obbliga a rimanere vivi, curiosi, aperti. E ditemi: quanti lavori ti costringono a imparare ogni giorno qualcosa di nuovo?

Sono felice perché questo è un lavoro che regala emozioni. E non parlo solo delle soddisfazioni professionali, come centrare gli obiettivi di raccolta o vedere un piano di investimento andare nella direzione giusta. Parlo delle emozioni umane: la stretta di mano di un padre che sa di aver messo al sicuro l’università per i suoi figli, la voce commossa di un pensionato che ti dice “ora dormo più tranquillo”, lo sguardo pieno di speranza di chi si rende conto che, con metodo e disciplina, i suoi progetti sono davvero possibili.

Sono felice perché ogni cliente è una storia. E queste storie entrano a far parte anche della nostra vita: c’è chi ci racconta dei sacrifici fatti per mettere via ogni euro, chi ci apre il cuore parlandoci delle proprie paure, chi ci coinvolge nelle gioie di una nuova casa, di un figlio, di un matrimonio. Noi consulenti diventiamo parte di queste storie. Non tutti i lavori ti danno l’opportunità di essere così vicini alla vita vera delle persone.

Sono felice anche delle sfide. Sì, perché il nostro mestiere non è sempre facile: tra burocrazia, mercati in tempesta e clienti diffidenti, a volte sembra di remare controvento. Ma è proprio in quei momenti che capisci il valore della professione. È lì che ti giochi tutto: nella capacità di mantenere la rotta, di non perdere la calma, di trasformare un momento difficile in un’occasione per dimostrare quanto vali. E quando ci riesci, la soddisfazione ripaga di ogni fatica.

Infine, sono felice perché il nostro non è un lavoro ripetitivo. Non ci sono due clienti uguali, non ci sono due giornate uguali. Ogni incontro, ogni telefonata, ogni piano finanziario è diverso. È un mestiere che ti tiene vivo, che non ti permette di cadere nella routine.

Ecco perché vi dico, colleghi: ricordiamoci sempre quanto siamo fortunati. Ogni tanto, travolti da scadenze e obiettivi, rischiamo di dimenticarlo. Ma noi non siamo semplici venditori, né impiegati con orari fissi e compiti ripetitivi. Noi siamo professionisti che hanno il privilegio di fare la differenza nella vita delle persone.

Se teniamo questo a mente, se lavoriamo con passione ed entusiasmo, allora ognuno di noi può sentirsi davvero il consulente più felice del mondo.

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