Investimenti: ecco cosa emerge dall’outlook per il 2024 di Deutsche Bank

“Il 2024 si prospetta, a nostro avviso, un anno probabilmente soddisfacente per gli investitori. Nonostante vi siano evidenti sfide globali da affrontare – economiche, geopolitiche e climatiche –gli investitori dovrebbero mantenere la fiducia nei mercati”. Ad affermarlo è Christian Nolting, Global CIO di Deusche Bank, che di seguito illustra l’outlook per l’anno prossimo nei particolari.

Le prospettive per le principali asset class appaiono ragionevolmente buone per il 2024. La gestione del rischio rimarrà comunque fondamentale. Attualmente i mercati sono impegnati in un continuo dibattito sulla probabile portata e sulle tempistiche del futuro allentamento della politica monetaria. I mercati pertanto resteranno sensibili ai cambiamenti delle aspettative in tal senso: riteniamo che i primi tagli dei tassi da parte della Fed e della BCE dovrebbero avvenire nel 2024, ma non prevediamo che siano molti.

Come sempre, è importante guardare oltre la volatilità di breve termine del mercato e concentrarsi invece su ciò che gli sviluppi economici e non solo potrebbero significare per gli investitori nel 2024 – e sugli aspetti che ne potrebbero imporre una rivalutazione. Il problema principale resta la crescita economica.

Riteniamo che la crescita probabilmente rallenterà nei prossimi trimestri in quanto le condizioni finanziarie restrittive stanno avendo un impatto sempre maggiore sulle economie, tuttavia, i mercati devono anche rimanere convinti che la crescita riprenderà più tardi nel 2024.

Con l‘inflazione in lenta discesa e i tagli dei tassi attesi limitati negli Stati Uniti e nell‘Eurozona, ci saranno opportunità nei titoli governativi e nel reddito fisso più in generale, che sarà un‘importante asset class per gli investitori nel 2024. È probabile che il credito investment grade beneficerà in particolare di elevati livelli di rendimento offerti, di un‘offerta gestibile e di fondamentali ancora soddisfacenti (tuttavia, il credito high yield sarà probabilmente penalizzato da potenziali problemi di rifinanziamento).

I mercati azionari potranno interpretare il probabile contenuto calo dei tassi in vari modi. Se verrà interpretato come sintomo di resilienza economica (piuttosto che di timori persistenti di inflazione che imporranno una politica monetaria restrittiva), allora le implicazioni per gli utili azionari e per l’asset class nel suo complesso dovrebbero essere positive – presupponendo, ovviamente, che il previsto rallentamento economico non sia troppo grave o troppo prolungato.

Di conseguenza, i rendimenti del mercato azionario a 12 mesi potrebbero essere ragionevoli (elevati ma una sola cifra) se non ottimi. Gli investitori dovranno anche valutare i rischi e le opportunità offerte dai cambiamenti economici strutturali attualmente in corso. La tecnologia è sia un motore futuro alla base di questi cambiamenti sia un attuale tema di investimento in quanto gli investitori cercano di anticipare le tendenze di lungo termine.

La consapevolezza ambientale ci costringe anche a rivalutare lo status quo economico e a capire come gestire e finanziare la transizione verso un‘economia più sostenibile. La transizione energetica sta già mostrando come queste due tematiche, tecnologia e ambiente, siano strettamente interconnesse, una relazione che si estende anche ai nostri temi di investimento a lungo termine, discussi più avanti nel nostro outlook annuale.

Ci auguriamo che queste previsioni forniscano quindi un‘utile analisi delle questioni più importanti che influenzeranno gli investitori, sia nel breve che nel lungo termine. Come osservato in precedenza, ci saranno opportunità di investimento (molte delle quali dipendenti dalla crescita), ma le sfide immediate e i cambiamenti economici strutturali renderanno ancora più importante una gestione efficace dei portafogli. In questo, saremo lieti di fornirvi assistenza, ora e nei prossimi anni.

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