Negli ultimi giorni, il mercato delle criptovalute è stato protagonista di un rally significativo, con il Bitcoin che ha raggiunto livelli record di prezzo, spinto dall’entusiasmo di alcuni investitori per l’elezione di Donald Trump e le sue promesse di una politica più favorevole verso le criptovalute. La principale criptovaluta ha registrato un balzo superiore al 30% dal 4 novembre, alimentato dai piani annunciati da Trump, come la creazione di una riserva strategica di Bitcoin e la prospettiva di un nuovo Congresso con legislatori pro-crypto.
Un’opportunità speculativa, non una strategia d’investimento a lungo termine
UBS Global Wealth Management (UBS GWM) ha analizzato questo rally e mantiene una posizione cauta sul ruolo delle criptovalute nei portafogli di investimento. Secondo il colosso elevetico, le criptovalute restano una scelta speculativa piuttosto che un investimento strategico, data la loro volatilità estrema e la mancanza di applicazioni stabili e dirompenti nel mondo reale. Utilizzando il Bitcoin come esempio, UBS osserva che la criptovaluta ha una correlazione positiva dello 0,31 con le azioni globali, ma con una volatilità annualizzata del 78,8%. Negli ultimi dieci anni, il Bitcoin ha subito tre cali significativi superiori al 70%, impiegando in media tre anni per recuperare.
Fiducia nelle azioni globali e statunitensi
UBS GWM esprime invece un’opinione positiva sull’andamento delle azioni globali, in particolare quelle statunitensi. La robusta crescita economica negli Stati Uniti dovrebbe sostenere utili aziendali solidi, con dati recenti sulle vendite al dettaglio che offrono un quadro incoraggiante. Il PMI non-manifatturiero, che misura l’attività dei servizi negli USA, è aumentato a ottobre, raggiungendo il livello più alto da luglio 2022. Inoltre, UBS prevede una crescita degli utili per l’S&P 500 dell’11% quest’anno e dell’8% per il 2025.
La politica monetaria e il ruolo della Fed
La politica monetaria della Federal Reserve gioca un ruolo cruciale nel supporto del mercato azionario. La Fed ha recentemente ridotto i tassi d’interesse e UBS prevede un ulteriore taglio di 25 punti base a dicembre, con un calo di 100 punti base previsto per il 2025. Secondo UBS, i tagli dei tassi in periodi non recessivi sono stati storicamente favorevoli per le azioni, aumentando il potenziale di crescita dei mercati azionari.
L’intelligenza artificiale come motore della crescita
Un ulteriore stimolo per il mercato azionario proviene dall’industria tecnologica, in particolare dall’adozione e dalla crescita dell’intelligenza artificiale. Nonostante possibili instabilità legate a esportazioni e tariffe, UBS crede che le solide fondamenta dell’AI possano continuare a sostenere le azioni tecnologiche. UBS ha recentemente rivisto al rialzo le stime di crescita degli utili globali nel settore tecnologico per il 2024 e il 2025, prevedendo un incremento rispettivamente del 22% e del 18%.
Pressioni sul mercato cinese
Le relazioni commerciali tra Stati Uniti e Cina rimangono tese, soprattutto in vista della possibile nomina di figure “hawkish” verso la Cina nella nuova amministrazione Trump. Dal 5 novembre, gli ADR cinesi quotati negli Stati Uniti e l’indice Hang Seng hanno registrato un calo significativo. UBS ha abbassato le proprie previsioni per l’MSCI China, suggerendo agli investitori di orientarsi su settori difensivi, come finanza, utilities, energia e telecomunicazioni, meno esposti al rischio politico e alla delusione per i mancati stimoli da parte della Cina.
Conclusioni
In conclusione, UBS GWM consiglia agli investitori di mantenere un approccio prudente verso le criptovalute, considerandole come un’opportunità speculativa piuttosto che un investimento solido. Per quanto riguarda il mercato azionario, UBS favorisce le azioni statunitensi e globali, con una particolare enfasi sul settore tecnologico e sulla crescita dell’AI, nonostante le sfide geopolitiche.