Investimenti, a caccia di tesori nascosti: Pmi Usa sotto la lente di Artemis IM

Negli ultimi anni, le gigantesche società tecnologiche hanno dominato il mercato azionario statunitense, attirando l’attenzione degli investitori globali e relegando in secondo piano le azioni delle piccole imprese. Tuttavia, secondo Olivia Micklem, co-gestore di Artemis Funds (Lux) US Smaller Companies fund di Artemis Investment Management, ora potrebbe essere il momento giusto per guardare alle piccole imprese statunitensi come una nuova opportunità d’investimento. In un’intervista, Micklem ha spiegato come la nuova amministrazione e le politiche a favore delle aziende stiano stimolando una ripresa di fiducia tra gli operatori economici, aprendo la strada a investimenti nelle piccole realtà imprenditoriali.

“Le piccole imprese USA sono vive e prosperano nel mercato del venture capital più sviluppato del mondo, stimolando innovazione e crescita in un contesto altamente dinamico”, afferma Micklem. A differenza delle multinazionali presenti nell’indice S&P 500, le aziende del Russell 2000, che raggruppano le piccole imprese, generano circa l’80% dei loro ricavi nel mercato locale, un aspetto che le rende meno esposte a incertezze globali rispetto alle loro controparti più grandi.

Una dimensione “grande” per le piccole imprese

Nel contesto degli Stati Uniti, “tutto è più grande”, comprese le piccole imprese. Sebbene, agli occhi di un investitore europeo, il Russell 2000 possa sembrare un indice di piccole dimensioni, le società in esso contenute hanno una capitalizzazione media di mercato di circa 3,9 miliardi di dollari. La società più grande dell’indice vale addirittura 16 miliardi di dollari. Questo testimonia come, nonostante il termine “piccole”, molte di queste aziende siano di dimensioni relativamente considerevoli rispetto a quelle presenti in indici europei simili.

Questa caratteristica, unita all’ecosistema di venture capital altamente sviluppato, contribuisce a un contesto particolarmente favorevole per le piccole imprese USA. Inoltre, le aziende del Russell 2000 operano principalmente sul mercato nazionale, un aspetto che le rende particolarmente dinamiche e capaci di rispondere rapidamente agli sviluppi economici interni, diversamente dalle multinazionali che devono affrontare complessità e sfide globali.

Le politiche di Trump e la fiducia nel mercato

La recente amministrazione Trump ha preso misure significative per favorire le imprese, con iniziative mirate a ridurre le tasse e a promuovere la deregolamentazione. Seppur con incertezze a breve termine, queste politiche sono state accolte con favore dalle piccole imprese, contribuendo a un rimbalzo della fiducia economica. Micklem osserva che l’indice NFIB, che misura l’ottimismo delle piccole imprese, ha mostrato segni positivi di ripresa, grazie alla nuova direzione politica.

“Abbiamo identificato diversi temi che dovrebbero sostenere le piccole imprese statunitensi”, afferma Micklem. Tra questi, spiccano gli investimenti in infrastrutture, che comprendono il miglioramento delle condizioni di strade, ponti e acquedotti, nonché la costruzione di abitazioni, con una crescente domanda dovuta alla crescita della popolazione e alla scarsità di alloggi. Altri temi rilevanti includono gli investimenti in intelligenza artificiale e cloud computing, che alimentano una forte domanda di data center, spingendo le aziende verso una continua evoluzione.

Opportunità nel settore sanitario e nella gestione dei dati

Un altro tema di investimento riguarda la “ripresa post-Covid”, che sta determinando distorsioni nella domanda e nell’offerta in diversi settori. Secondo Micklem, in settori come la salute, le scienze della vita e l’archiviazione dei dati, le piccole imprese hanno mostrato una capacità di adattamento notevole, superando le difficoltà generate dalla pandemia. Le dinamiche di crescita sono visibili soprattutto in quelle aziende che, dopo aver gestito un eccesso di offerta, stanno ora beneficiando della crescente domanda.

Un mercato in espansione ma con rischi

Nonostante le opportunità emergenti, l’investimento nelle piccole imprese USA non è privo di rischi. Le società di minori dimensioni tendono ad essere più cicliche e a presentare un indebitamento più elevato, con una redditività generalmente inferiore rispetto alle grandi aziende. “Le piccole società redditizie sono attualmente molto più economiche rispetto ai titoli delle grandi capitalizzazioni”, osserva Micklem, sottolineando che, mentre il Russell 2000 tratta a un rapporto prezzo/utili (P/E) di 19,6x, il Russell 3000 si attesta a un P/E di 26,7x.

L’approccio di Artemis Funds si concentra sulle piccole imprese di alta qualità, con un’attenzione particolare ai temi strutturali a lungo termine che offrono potenziale di crescita. Questo approccio selettivo potrebbe fare la differenza, considerando che le piccole aziende tendono ad essere più vulnerabili a fluttuazioni economiche e cicli di mercato.

Una nuova fase per le piccole imprese USA

Le piccole imprese statunitensi stanno vivendo un periodo di rinnovato interesse, alimentato dalle politiche favorevoli e da un contesto economico in evoluzione. Sebbene il rischio sia inevitabile, l’investimento in aziende di alta qualità potrebbe rappresentare una valida strategia per capitalizzare su una delle economie più dinamiche e diversificate al mondo. Come sottolinea Olivia Micklem, “è il momento giusto per cominciare a investire in una delle economie più vivaci del mondo”.

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