Trump rinvia i super dazi all’Europa ma rilancia la sfida commerciale

Dopo un fine settimana di contatti diplomatici intensi, Trump ha deciso di posticipare al 9 luglio l’introduzione di tariffe doganali maggiorate del 50% nei confronti dell’UE. Una decisione emersa da un colloquio telefonico con la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen.

Nel frattempo, i dazi reciproci resteranno temporaneamente ridotti: quelli americani sul made in EU al 10%, e quelli europei al 20%.

Secondo Bloomberg, l’entrata in vigore dei dazi al 50% peserebbe per 321 miliardi di dollari sul commercio tra le due sponde dell’Atlantico, con un impatto negativo sul PIL americano dello 0,6% e un aumento dell’inflazione stimato oltre lo 0,3%.

Le reali intenzioni del presidente americano nei negoziati restano tuttavia nebulose: fonti vicine ai negoziati riferiscono che l’UE avrebbe recentemente trasmesso a Washington una proposta dettagliata, che toccherebbe non solo i dazi, ma anche le cosiddette “barriere non tariffarie” – come regolamenti e standard tecnici – e che includerebbe anche clausole su investimenti bilaterali, sicurezza economica e cooperazione su sfide globali. I contenuti del documento restano riservati, ma testimoniano un tentativo concreto di riaprire il dialogo.

Resta da vedere se, da qui al 9 luglio, le due potenze commerciali riusciranno a evitare una nuova escalation protezionistica o se il clima di tensione continuerà ad alimentare l’instabilità globale.

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