Il panorama globale del reddito fisso sta vivendo un cambiamento di regime profondo e strutturale. Eventi recenti come l’espansione fiscale della Germania e le politiche commerciali protezionistiche degli Stati Uniti hanno alterato le dinamiche tradizionali, favorendo il credito e alcuni mercati emergenti a scapito dei titoli sovrani. Lo sostengono Ken Orchard, Head of International Fixed Income, e Paul Massaro, Head of Global High Yield e Chief Investment Officer di T. Rowe Price, in un’analisi che descrive gli impatti su inflazione, crescita e strategie obbligazionarie.
Inflazione strutturale e crescita debole: il nuovo scenario globale
La combinazione di tensioni geopolitiche e politiche fiscali espansive sta generando effetti duraturi. Come afferma Ken Orchard, “le prospettive sull’inflazione sono particolarmente negative per gli Stati Uniti, dove lo shock dell’offerta indotto dalle tariffe farà salire i prezzi in modo sostanziale”. Con l’inflazione attualmente tra il 2,5% e il 3%, “è difficile che la Fed riesca a riportarla all’obiettivo del 2% nel prossimo futuro”.
Al tempo stesso, aumenta il rischio di recessione globale, anche se di tipo atipico. “Ci aspettiamo un lungo periodo di crescita inferiore alla media, con aumento della disoccupazione e dell’inflazione, piuttosto che una recessione profonda e improvvisa”, avverte Paul Massaro. L’incertezza legata ai dazi ha già minato la fiducia delle imprese e dei consumatori, e le conseguenze saranno visibili anche se le misure venissero parzialmente rimosse.
Fed in pausa, ma le banche centrali europee hanno più margine
In questo contesto di inflazione persistente e crescita debole, la Federal Reserve si trova “costretta a mantenere una politica monetaria attendista”, spiega Orchard. “Le altre banche centrali dei mercati sviluppati, dove le pressioni inflazionistiche sono inferiori, avranno invece più spazio per tagliare i tassi”.
Nel breve termine, ci si attende una volatilità prolungata, ma sul lungo termine l’Europa potrebbe sorprendere in positivo, grazie soprattutto alla “forte espansione fiscale della Germania”, che secondo Orchard dovrebbe sostenere una ripresa della crescita continentale.
Il credito mostra segnali di resilienza
Nonostante le sfide, i settori del reddito fisso con rischio di credito appaiono ben posizionati. “I mercati delle obbligazioni societarie stanno affrontando questa recessione con una qualità del credito significativamente più alta rispetto al passato”, osserva Massaro. “Un terzo del mercato high yield è oggi garantito da collaterale, e la componente ciclica non energetica è molto più contenuta rispetto a dieci anni fa”.
Anche se alcuni emittenti high yield più deboli – specialmente nei settori legati ai consumi – potrebbero soffrire, Massaro precisa che “il nostro team stimava un tasso di insolvenza intorno al 5% per il 2025. Dopo l’annuncio dei dazi, ci aspettiamo un incremento, ma difficilmente si raggiungerà il 7-8% registrato nel 2020 durante la pandemia”.
Strategie di posizionamento: bond high yield, scadenze brevi e mercati emergenti selezionati
In termini di posizionamento, T. Rowe Price suggerisce un approccio selettivo. “Le obbligazioni societarie investment-grade a breve scadenza dovrebbero resistere meglio in uno scenario di rendimenti governativi in aumento”, spiega Orchard. Anche nel segmento high yield, le emissioni a breve termine con rifinanziamenti già completati offrono opportunità.
Massaro sottolinea che “preferiamo le obbligazioni ai bank loans, poiché questi ultimi scambiano a prezzi più elevati e sono esposti a un ampliamento degli spread in caso di recessione, mentre le cedole si riducono se la Fed taglia i tassi”.
Sul fronte internazionale, i mercati emergenti offrono spunti interessanti. “Le obbligazioni di Paesi meno esposti alla guerra commerciale – come quelli dell’America Latina o dell’Europa orientale – potrebbero resistere sorprendentemente bene”, afferma Orchard. “Alcuni titoli sovrani emergenti di qualità superiore sono stati meno volatili degli stessi Treasury statunitensi”.
Nuovo paradigma, nuove opportunità
Il mondo del reddito fisso sta entrando in una nuova era, segnata da dinamiche inflazionistiche persistenti, politiche fiscali più aggressive e un equilibrio geopolitico incerto. Se da un lato questo scenario penalizza i titoli sovrani tradizionali, dall’altro apre spazi per strategie più articolate e selettive, dove il credito e i mercati emergenti possono svolgere un ruolo centrale. “Siamo davanti a un cambio di regime”, conclude Ken Orchard, “e chi saprà adattarsi potrà trarne vantaggio”.