Per Ubs GWM l’azionario ancora margini di crescita

L’inasprimento della politica commerciale degli Stati Uniti continua a generare volatilità nei mercati, ma secondo UBS Global Wealth Management, c’è ancora margine per un rialzo dell’azionario. Le tensioni si sono acuite dopo che Trump ha annunciato nuove tariffe del 50% su rame e importazioni brasiliane, e ulteriori dazi fino al 200% sui farmaci esteri.

Mark Haefele, Chief Investment Officer di Ubs GWM, ha afferma: “crediamo che il mercato rialzista azionario statunitense abbia ancora margine di crescita e ci aspettiamo ulteriori guadagni nei prossimi 12 mesi”.

Un’economia Usa più stabile nel medio termine

Nonostante le nuove tariffe possano rallentare temporaneamente l’economia, UBS non prevede una recessione imminente. “Ci aspettiamo che l’economia statunitense rallenti nei prossimi sei mesi”, ha spiegato Haefele, “ma riteniamo che la crescita del PIL reale tornerà a una media trimestrale dell’1-2% nel 2026”. La solidità dei bilanci familiari e l’adattabilità delle catene di fornitura globali dovrebbero contribuire a mitigare gli effetti negativi.

Anche la politica monetaria potrebbe fornire sostegno. UBS si attende una ripresa del ciclo espansivo della Fed entro fine anno, un elemento che dovrebbe rivelarsi favorevole per i mercati azionari.

Crescita degli utili come pilastro per i mercati azionari

Un altro fattore di supporto per i mercati è rappresentato dalla tenuta degli utili aziendali. UBS prevede una crescita degli utili per azione (EPS) dell’S\&P 500 del 4% nel secondo trimestre, inferiore rispetto al 9% del trimestre precedente. Tuttavia, Haefele afferma: “Ci aspettiamo che i prossimi risultati confermino la resilienza dei profitti societari”. La crescita degli EPS dovrebbe superare il 6% nel 2026, sostenendo un incremento complessivo dell’8% per tutto l’anno.

L’obiettivo fissato da Ubs GWM per l’S&P 500 è ambizioso: 6.500 punti entro giugno 2026. Tuttavia, Haefele invita alla prudenza: “Consigliamo agli investitori sottopesati di rientrare gradualmente nei mercati azionari, per gestire la volatilità di breve periodo“.

L’AI guida la crescita tecnologica

Tra i protagonisti dell’attuale rally azionario figura NVIDIA, che ha temporaneamente superato i 4.000 miliardi di dollari di capitalizzazione, prima azienda a raggiungere tale traguardo. La crescita è stata alimentata dalla forte domanda di chip per l’intelligenza artificiale, soprattutto da parte di grandi aziende tecnologiche statunitensi e governi stranieri.

Ubs GWM mantiene una visione positiva sul settore: “Restiamo strutturalmente rialzisti sull’AI”, afferma Haefele, “ma preferiremmo che il rally fosse supportato da driver più sostenibili, come le revisioni al rialzo degli utili”. Per affrontare eventuali pressioni sui margini, Ubs suggerisce un approccio bilanciato che includa semiconduttori, software e internet.

Brasile sotto pressione, ma le prospettive restano solide

Le nuove tariffe del 50% imposte da Trump sulle importazioni brasiliane rischiano di penalizzare l’economia del Paese sudamericano. Tuttavia, Ubs GWM minimizza l’impatto: il Brasile rimane un’economia relativamente chiusa e gli scambi con gli Stati Uniti rappresentano solo il 16% delle sue esportazioni totali. Haefele conferma: “Manteniamo una visione costruttiva sugli asset brasiliani e reiteriamo il nostro giudizio ‘Attraente’ sulle azioni del Paese”.

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