Terremoto in Bim

Terremoto nella quotata Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni (Bim). Ieri sera, infatti, è stata depositata la lista di maggioranza presentata da Trinity Investments, emanazione del fondo di private equity Attestor proprietario dell’89,1% del capitale, per il rinnovo del consiglio d’amministrazione in vista dell’assemblea del 30 aprile prossimo che dovrà anche approvare il bilancio 2018 sul quale pochi giorni fa sono state apportate nuove rettifiche (vedi notizia).

La lista non comprende l’attuale amministratore delegato Matteo Colafrancesco (nella foto), entrato un anno fa dopo essere stato prima amministratore delegato e poi presidente di Fideuram Ispb. Colafrancesco, che ha messo in sicurezza patrimoniale la banca con un Cet1 al 19%, e il presidente Maurizio Lauri hanno manifestato (assieme ad altri consiglieri) la loro indisponibilità a proseguire il mandato.

Candidato alla presidenza (con un compenso lordo di 160mila euro anno) è Jurgen Dennert, ex vicepresidente internal audit di Unicredit, alla vicepresidenza è stata indicata l’attuale consigliere Maria Paola Clara. La lista è completata da Claudio Moro, ex a.d. di Banca Leonardo e futuro amministratore delegato, Anna Chiara Svelto, ex general counsel di Ubi Banca, Sara Zaltron appena uscita da Azimut dov’era chief controlling officer, Pietro Stella Davide Alhadeff di Attestor, Elisabetta Pizzini e Massimo Tosato, già top manager di Schroders e poi di Quaestio Capital Management Sgr.

E’ stata presentata per il nuovo cda anche una lista di minoranza dei soci guidati da Pietro D’Aguì, ex a.d. di Bim che con circa il 3% hanno candidato gli avvocati Emanuele Canavese, Mara Teresa di Chio e Costanza d’Ormea.

Clicca qui per vedere la documentazione di Bim relativa all’Assemblea ordinaria del 30 aprile 2019

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!