Fideuram Ispb, il private si confronta col passaggio generazionale e guarda ai mercati illiquidi

In queste ore è in corso, a Vicenza, la XVI edizione del Festival Città Impresa.

Durante la tavola rotonda “IL RUOLO DELLA FINANZA NEI PERCORSI DI CRESCITA E I PASSAGGI GENERAZIONALI”, Onofrio Mario Bombacigno, Responsabile Private Wealth Management di Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking ha avuto modo di dire la sua su tematiche chiave legate al mondo della consulenza: “Il private banking è certamente uno degli attori più coinvolti nei momenti di discontinuità aziendale ed il passaggio generazionale, per ovvi motivi, è uno dei temi più ricorrenti e delicati. Gestiamo il patrimonio complessivo di una famiglia e sappiamo che, nel nostro Paese, circa il 70% della clientela più abbiente ha come asset rilevante un’azienda. Di conseguenza, non svolgeremmo in modo corretto il nostro compito se non guardassimo con grande attenzione l’asset principale della ricchezza di queste famiglie. In un momento di discontinuità, qualsiasi esso sia, entrano in gioco numerosi fattori e, diversamente da quello che si possa pensare, non sempre i più rilevanti sono quelli di natura economica; molto spesso, i più difficili da gestire, sono quelli di natura emotiva e relazionale all’interno della famiglia. Ebbene il Private Banking, proprio per la sua vicinanza alla famiglia dell’imprenditore, ha la fortuna di essere detentore di un patrimonio di informazioni che attengono proprio alla sfera della persona – pensiamo ad esempio alle ambizioni e alle aspettative di ciascun componente della famiglia – il che ci pone certamente in una condizione privilegiata rispetto ad altri attori”.

“Infine – ha concluso Bombacigno – il private banking ha un ulteriore ruolo; noi siamo tra coloro che gestiscono l’enorme mole di risparmio privato (in Italia circa 4.700Mld€) e, di conseguenza, dobbiamo aiutare maggiormente i risparmiatori a guardare ai mercati privati illiquidi come fonte di diversificazione degli investimenti. Questo porterebbe a due risultati positivi: da una parte una corretta maggiore diversificazione degli investimenti, dall’altra la possibilità per le aziende di approvvigionarsi di nuova finanza, utile per perseguire i propri obiettivi di crescita”.

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