“Il Liberation Day ha inizialmente portato a una forte correzione del mercato e a una fuga verso titoli di qualità molto difensivi, come i beni di consumo primari. Tuttavia, con l’indebolimento del dollaro USA e l’acuirsi delle tensioni commerciali, l’attenzione si è spostata verso settori più radicati nell’economia interna europea. Così gli investitori hanno cercato rifugio nei settori domestici europei come i finanziari, i servizi di comunicazione e le utility”. A farlo notare è Franz Weis, CIO, analista, portfolio manager e managing director delle strategie azionarie europee di Comgest, che di seguito indica, a suo giudizio, su quali settori settori puntare in Europa per quanto riguarda l’azionario.
Settore del beauty in controtendenza
Tra i protagonisti positivi spicca L’Oréal, che ha registrato una crescita organica del fatturato pari al +3,5% nel primo trimestre. Il risultato ha battuto le attese degli analisti, anche al netto dell’effetto positivo legato all’accumulo di scorte durante il processo di digitalizzazione. “Per il 2025, L’Oréal pone l’accento sul suo ‘piano di stimoli per il settore della bellezza’: un anno molto ricco di lanci di prodotti”, sottolinea Weis. Questo dovrebbe sostenere una dinamica favorevole del fatturato nella seconda parte dell’anno.
Fiducia nel biotech
Anche il comparto biotecnologico ha offerto segnali di forza. Le azioni di Lonza hanno segnato un netto rialzo, sostenute da un messaggio rassicurante da parte del CFO durante una videoconferenza rivolta agli analisti sell-side. “Lonza possiede uno dei più moderni e vasti siti di produzione di farmaci biologici degli Stati Uniti”, ricorda Weis, evidenziando la solidità del gruppo nel fronteggiare le potenziali ricadute dei dazi commerciali.
Sartorius Stedim, intanto, ha visto un apprezzamento del titolo grazie a risultati trimestrali sopra le attese: vendite in crescita del +10% e un margine EBITDA al 31%. Anche le prospettive per l’anno in corso sono incoraggianti, con previsioni di una crescita del fatturato del +7% e un margine EBITDA stabile tra il 30% e il 31%.
Uno scenario in evoluzione
Nonostante la volatilità resti un fattore dominante, alcuni settori mostrano una capacità di adattamento e resilienza. Franz Weis conclude che “in un contesto di incertezza globale, la selezione di qualità e la focalizzazione su aziende solide continuano a offrire opportunità interessanti nel mercato azionario europeo”.