Commodity, oro: le previsioni di Wisdomtree

Entro il secondo trimestre del prossimo anno, sulla base dei dati macroeconomici di consenso, prevediamo che l’oro potrebbe raggiungere i 3.850 dollari per oncia. Consideriamo il periodo attuale come una fase di caricamento della molla, che prepara il terreno per un potente movimento al rialzo dei prezzi del metallo”. Ad affermarlo è Nitesh Shah, Head of Commodities and Macroeconomic Research di WisdomTree, che di seguito spiega nei particolari le ragioni della view.

Lo scorso 8 luglio, il presidente Trump ha prorogato la scadenza della “tregua commerciale”, estesa dal 9 luglio al 1° agosto 2025: se da un lato sono stati raggiunti accordi con la Cina e il Regno Unito, dall’altro i negoziati con il Canada, il Messico e l’UE sono ancora in corso. “Gli accordi preliminari non soddisfano le aspettative del mercato e introducono aumenti significativi dei dazi – sostiene Shah – Sebbene le tariffe finali siano inferiori alle previsioni iniziali, i livelli rappresentano comunque un notevole allontanamento dal precedente quadro commerciale. In questo contesto, l’oro continua a svolgere un ruolo di copertura contro questi sviluppi sul fronte tariffario”.

Le previsioni sul prezzo dell’oro

Fonte: previsioni del modello di WisdomTree, dati storici di Bloomberg, dati disponibili a giugno 2025

Il consensus

Secondo le previsioni di consenso, l’inflazione rimarrà costantemente al di sopra dell’obiettivo della Fed, soprattutto a causa dell’impatto meccanico degli elevati livelli dei dazi sui prezzi. Le aspettative sui rendimenti dei titoli obbligazionari a 10 anni rimangono relativamente stabili, poiché il taglio di 75 punti base dei tassi di politica monetaria previsto per il prossimo anno è compensato dai crescenti timori relativi all’indebitamento pubblico. Il dollaro statunitense dovrebbe subire un modesto deprezzamento, in quanto la forte performance economica degli Stati Uniti nel breve termine limita il potenziale di ampliamento dei differenziali dei tassi di interesse rispetto ad altri Paesi. “Nello scenario di consenso – a detta dell’esperto di Wisdomtree – i prezzi dell’oro dovrebbero rallentare nei prossimi sei mesi, prima di accelerare e raggiungere un nuovo massimo storico nel primo trimestre del 2026, per poi proseguire la loro ascesa fino ad arrivare a 3.850 dollari oncia”.

Fonte: WisdomTree, sondaggio di Bloomberg tra gli economisti professionali, giugno 2025

Scenario rialzista

Se le ripercussioni economiche dello shock prodotto dai dazi dovessero rivelarsi gravi, la Federal Reserve potrebbe essere costretta a tagliare i tassi di interesse per sostenere il mercato del lavoro. Una tale mossa amplificherebbe le pressioni inflazionistiche, aggravando gli effetti diretti di dazi più elevati sui prezzi e aprendo la strada a un deprezzamento più pronunciato del dollaro statunitense. I maggiori timori di danni all’economia potrebbero spingere gli investitori a cercare coperture contro l’incertezza, con un conseguente aumento delle posizioni speculative nei future sull’oro. In questo scenario, a detta di Shah, i prezzi dell’oro potrebbero subire un leggero calo nel primo trimestre, ma dovrebbero poi accelerare, raggiungendo i 4.475 dollari per oncia entro la fine del periodo in esame.

Scenario ribassista

Nel caso di uno scenario Orso, in cui l’inflazione crolla raggiungendo il livello ambito (2,0%), i rendimenti obbligazionari salgono al 6,0% e il dollaro si apprezza, i prezzi dell’oro a detta di Wisdomtree potrebbero scendere a 2.700 sollari per oncia. Tuttavia, tale livello rimarrebbe comunque superiore a quello visto all’inizio del 2025.

 

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