Avrebbe ammesso di aver alterato i dati relativi ai portafogli dei propri clienti, fornendo rendicontazioni falsificate per far apparire gli investimenti più redditizi di quanto non fossero in realtà. L’obiettivo, secondo quanto emerso dall’interrogatorio davanti ai pm bolzanini, sarebbe stato quello di ottenere i premi di produzione riconosciuti dall’istituto bancario presso cui lavorava.
E’ questa la storia di un ex consulente finanziario, ora radiato dall’albo, che ha operato fino al 2024 nella filiale altoatesina di una banca nazionale. Come scrive L’Ansa, l’uomo è accusato di truffa continuata aggravata, furto pluriaggravato ai danni dell’istituto di credito e intermediazione abusiva.
L’inchiesta, che ricostruisce un presunto sistema di raggiri andato avanti per circa dieci anni – dal 2014 al 2024 – prosegue con le audizioni di dirigenti ed ex dirigenti della banca. Gli inquirenti intendono accertare se e in che misura siano stati effettuati controlli sull’attività del consulente e quantificare l’entità del danno economico, che potrebbe ammontare a diversi milioni di euro.